
Periodicamente da anni si torna a parlare della Roma-Latina, ad ogni decreto sblocca-qualcosa si rimette dentro il progetto.
Un progetto che ha una storia come una odissea e di cui ne abbiamo scritto diverse volte:
L’Autostrada dei pasticci (politici)
NO BRETELLA CISTERNA VALMONTONE
Bretella Valmontone-Cisterna. I NO del Movimento 5 stelle di Velletri
Ancora oggi il decreto semplificazioni 2020 riporta alla ribalta il progetto ma fortunatamente c’è il Movimento 5 Stelle, che ha sempre collaborato con il comitato no corridoio, a vigilare questa volta.
Finalmente “il viceministro Giancarlo Cancelleri, insieme alla consigliera regionale Valentina Corrado, hanno incontrato una delegazione del comitato No Corridoio Roma-Latina per ascoltare le ragioni della contrarietà al progetto autostradale e le proposte alternative che nascono dall’esigenza di dare risposta ai bisogni del territorio.”
“È stato un incontro utile nel quale il viceministro, che ringrazio per l’attenzione, ha illustrato l’ipotesi di project review dell’opera sulla quale il M5S hanno espresso riserve viste le molteplici criticità giudiziarie e progettuali che presenta”, spiega Corrado presente al tavolo insieme con il Presidente del IX Municipio, Dario D’Innocenti, che ha rappresentato al Viceministro le criticità inerenti il tratto che investirebbe il territorio Romano. “Abbiamo rappresentato al Viceministro la necessità di rivedere il progetto tenendo conto delle esigenze di cittadini, imprenditori e Istituzioni, e che lo Stato garantisca, in tempi certi di intervento, l’ammodernamento della rete viaria e ferroviaria per migliorare ed efficientare le infrastrutture del territorio per garantire la sicurezza e l’incolumità dei cittadini”.
“Un project review proposto, che abbatte i costi di realizzazione del progetto, grazie allo scomputo dei costi di alcune opere correlate che verrebbero invece eliminate e grazie alla separazione del progetto della Roma-Latina da quello della Bretella Cisterna-Valmontone, che dovrebbe essere totalmente pubblica e non più parte della stessa concessione, è di sicuro un passo in avanti rispetto al vecchio progetto ma non è risolutivo, vista la permanenza del pedaggio e l’assenza di una soluzione di trasporto intermodale per i pendolari che si riversano quotidianamente nella Capitale”.
“Ci ho tenuto ad incontrare la delegazione del Comitato No Corridoio Roma-Latina, che da anni si batte sul territorio per la messa in sicurezza della Strada Statale Pontina, una strada che causa oltre 600 morti l’anno, e la realizzazione di una metropolitana leggera come linea di trasporto pubblico urbano di collegamento con la Capitale. Ho ribadito la contrarietà, che come M5S, abbiamo espresso relativamente al vecchio progetto e le riserve che abbiamo manifestato sul project review che ho sommariamente descritto al Presidente del Comitato, Alunni”, dichiara il Viceministro Cancelleri. “Ho ascoltato con attenzione le proposte del Comitato e chiesto la trasmissione delle stesse per poter avere dettagli da tenere in considerazione al tavolo che la struttura tecnica di missione del Ministro terrà con le delegazioni politiche per illustrare i dettagli del project review. Ho dato la mia disponibilità al Comitato e ai rappresentanti istituzionali del M5S a fare un sopralluogo per visionare le criticità della Pontina affinché tutti, cittadini e istituzioni, possiamo convergere su un progetto che risolva le criticità che investe una grossa fetta di territorio laziale che merita una viabilità e una mobilità in linea con gli standard europei”.
Continueremo a sostenere che una viabilità sostenibile si può individuare senza andare a distruggere quel poco territorio produttivo che ci è rimasto.
Di certo se investissimo nel manutenere ciò che abbiamo e fossimo più accorti, magari non avremmo una palazzina abusiva là dove sarebbe dovuta passare una bretella stradale che avrebbe saltato la città o non avremmo strade che sprofondano lasciandoci per anni delle voragini.
Se non avessimo permesso di costruire ovunque avremmo la possibilità di allargare più facilmente i percorsi viari.
Se negli ultimi 20 anni avessimo investito sulle infrastrutture pubbliche e sulle ferrovie non avremmo oggi “urgenza” di risolvere un problema creato ad arte dall’incuria e dalla cupidigia della politica.
Ma l’emergenza è proprio il metodo che consente la speculazione, al pari della sanità: vi distruggo pezzo per pezzo l’ospedale fino a che l’unica soluzione sarà farne uno nuovo, più bello e lontano.
… ma questa è un altra storia…